Itinerari
Siti architettonici
» Chiesa Santa Maria delle Grazie
Complesso architettonico risalente al XVII secolo, conserva l' affresco della Madonna delle Grazie di autore ignoto del 1400, a cui è sovrapposto un polittico datato 1625. Nell'abside della parrocchia, è possibile ammirare il grande quadro dell'Immacolata di Bernardo Lama, del 1600.
» Chiesa di San Benedetto
Testimonianza dell'epoca benedettina, si trova al centro del paese. Conserva un'iscrizione murale e una tela raffigurante il transito di San Giuseppe.
» Centro storico
Borgo rurale medievale che si irradia da Piazza San Benedetto, in cui domina la fontana ornata da stalattiti e stalagmiti.
» Piazza De Marco
La piazza di recentissimo impianto è stata costruita tra la scuola elementare ed il palazzo De Marco. È il centro di Pertosa ed è ritrovo della popolazione. Nel centro è situata una fontana che ricorda le Grotte.
» Ruderi dell'antico mulino
Prossimo alla cascata di Maremanico, il mulino è stato l'unico della zona fino all'inizio del Novecento. Rimangono ben visibili le due torri a cono inverso nonché un piccolo torrente.
Siti archeologici
» Grotte
Situate nel massiccio dei Monti Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta sono uno dei geositi focali del Geoparco “Cilento” e presentano due unicità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro; ma sono anche le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C. e rappresentano un’area di ritrovamento di reperti del periodo Neolitico (vasi di ceramica, manufatti in pietra, oggetti di osso e di metallo).
La visita alle grotte turisticamente attrezzate (percorsi segnati e comodi) ed illuminate da un impianto di ultima generazione, si trasforma in una piacevole avventura. Il fiume offre un affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea.
Per prenotazioni, consulta questo link.
Musei
» Musei integrati dell'ambiente - MIdA
Progetto multifunzionale in progress, predisposto per ospitare mostre ed iniziative culturali; contiene un Museo Speleo-Archeologico, un Museo del Suolo ed un Osservatorio sul doposisma. MIdA funge anche da auditorium ed il suo programma scientifico è prevalentemente orientato alla didattica.
Itinerari
» Monti Alburni
Massiccio carsico (1.742 m) di origine sedimentaria composto da rocce calcaree che si stagliano imponenti sullo sfondo della piana del Sele. Il versante settentrionale appare dirupato e di non facile accesso, mentre quello meridionale, più agevole, presenta grotte, sorgenti ed altipiani che riprendono le allungate fratture interne del rilievo.
» Fiume Tanagro
Principale affluente del Sele, nasce in territorio lucano dal monte Sirino e scorre impetuoso, incassato tra pareti di roccia, attraverso il Vallo di Diano.
Al tempo dei romani fu chiamato Tanager (fiume negro), probabilmente per la natura ferrosa dei minerali che contiene.
» Il Cammino dell'Alleanza
Itinerario di trekking che attraversa lo splendido scenario del Vallo di Diano e dei Monti Alburni.
Inizio percorso: Grotte dell'Angelo di Pertosa.
Fine percorso: Petina.
Lunghezza: 23,8 km
Percorrenza: a piedi 3 km/ora, in mountain bike 10 km/ora.
» Forra di Campostrino
La forra è un sistema morfologico e vegetazionale di notevole valore paesaggistico e naturale. È storicamente un luogo impervio e di difficile attraversamento. Qui il tratto di fiume è visibile solo dal fiume stesso, praticando il torrentismo. È in questo tratto di fiume che si riversa la spettacolare cascata conosciuta con il nome di "Velo della Sposa"; un salto d'acqua tra i più alti in Italia.
» Cascata di Maremanico
L'apertura del canale Maltempo operata dai Borbone nello scorso secolo ha permesso al Tanagro di scorrere nella forra di Campostrino. Un salto di 10 metri caratterizza la suggestiva cascata.
» Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC)
La Regione Campania ha istituito l'Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC). L'Inventario cataloga il patrimonio culturale immateriale e le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare della comunità campana, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 17 ottobre 2003, ratificata dall'Italia con legge n°167/2007.
Per “patrimonio culturale immateriale” si intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il saper fare, gli usi sociali, i riti e momenti festivi collettivi, anche di carattere religioso, come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi, che le comunità riconoscono in quanto parte del patrimonio culturale campano, trasmettendoli di generazione in generazione, costantemente ricreati in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia in quanto senso d’identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana.
Il Comune di Pertosa ha ottenuto il riconoscimento IPIC nel 2018 per il Culto della S. Messa nelle Grotte di Pertosa- Auletta, che si svolge tradizionalmente ogni anno il Lunedì in Albis davanti alla cappella votiva di San Michele Arcangelo, con la seguente motivazione: “Si riconosce il valore culturale della candidatura ai fini della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale campano, con specifico riferimento alla sezione celebrazioni del disciplinare (art. 3, comma 1 lett. b)”.
La tradizionale messa viene celebrata dal Parroco della Chiesa Santa Maria delle Grazie di Pertosa, attualmente Don Pasquale Lisa.
La candidatura per il riconoscimento è stata portata avanti dall’Amministrazione Comunale di Pertosa nel 2018 sotto l’impulso del Sindaco Michele Caggiano e del consigliere comunale Vittorio Caggiano in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria delle Grazie.
Tutti i dettagli, tra cui l’elenco IPIC 2018 in cui è presente il Comune di Pertosa, sono consultabili sul sito della Regione Campania al seguente link: https://cultura.regione.campania.it/ipic